Dal momento del pensionamento e per tutta la durata della tua vita ti verrà erogata una pensione complementare ("rendita"), cioè ti sarà pagato periodicamente un importo calcolato in base al capitale che avrai accumulato e alla tua età a quel momento. La "trasformazione" del capitale in una rendita avviene applicando dei "coefficienti" di conversione che tengono conto dell'andamento demografico della popolazione italiana e sono differenziati per età e per sesso. In sintesi, quanto maggiori saranno il capitale accumulato e/o l'età al pensionamento, tanto maggiore sarà l'importo della tua pensione.
Per l'erogazione della pensione complementare ARCO ha stipulato due apposite convenzioni assicurative con primarie imprese di assicurazione. Le condizioni che ti saranno effettivamente applicate dipenderanno dalla convenzione in vigore al momento del pensionamento: quelle attualmente vigenti sono consultabili scaricando la documentazione (clicca qui).
Si precisa che gli importi delle rendite sopra indicati sono rappresentati al lordo della fiscalità ed sono da intendersi come meramente indicativi, in quanto basati su ipotesi (quali, ad esempio, le età in anni e mesi, la decorrenza della rendita, la frequenza di erogazione scelta, la tipologia di rendita ecc.) che variano in funzione della data della richiesta di ingresso in rendita. I risultati ottenuti sono, quindi, da considerarsi come PURAMENTE INDICATIVI E NON CERTIFICATIVI, NON IMPEGNANO IN ALCUN MODO IL FONDO PENSIONE e non sono intesi ad interpretare né a sostituire le Condizioni di Assicurazione di cui al Fascicolo informativo e relativi allegati, che costituiscono l'unica base giuridica vincolante.
PROSEGUI CON IL CALCOLOATTENZIONE!
Al fine di un corretto e consapevole utilizzo del programma di simulazione, si segnala che in data 20 luglio 2020 la Società Generali Italia Spa, quale Compagnia incaricata dell'erogazione delle rendite pensionistiche con maggiorazione in caso di non autosufficienza (LTC), ha comunicato ad ARCO che a far data dal 01 aprile 2020 tutte le richieste di nuove prestazioni previdenziali in forma di rendita "saranno calcolate con coefficienti di conversione a tasso tecnico pari al 1% (in alternativa allo 0% già a disposizione), quale rendimento garantito anticipato sulla prestazione".
Secondo la Compagnia quindi non è più possibile ottenere una conversione al tasso tecnico del 2,50%.
Il Fondo ha contestato la decisione della Compagnia, richiedendo il riconoscimento anche dei tassi di conversione del 2,5% e alla data odierna non si è ancora concluso il confronto con la Società assicuratrice.
Ad esito di tale confronto verranno fornite ulteriori informazioni a riguardo.
Gli uffici del Fondo rimangono a disposizione per fornire le ulteriori informazioni utili o necessarie.